La passione amorosa è fin da principio incapace di accettare oggettivamente un altro, di interessarsi a lui – ma in essa ci interessiamo piuttosto quanto più profondamente possibile di noi stessi. La passione è solitudine moltiplicata per mille, ma una solitudine che, come contornata da mille specchi scintillanti, pare ampliare se stessa e diventare un mondo che tutto comprende. Tuttavia l’oggetto amato vi ha solo il ruolo di un pretesto stimolante: forse come un suono o un profumo, che ci sfiorano nel sonno, ci inducono a sognare.
Lou Andreas Salomé – Riflessioni sull’amore
October 25, 2012
October 25th, 2012 at 2:38 pm
Le passioni, quelle veramente grandi, non concedono spazi di condivisione. La solitudine è uno stato di necessità. Bello spunto di riflessione.
Sandro
October 25th, 2012 at 8:05 pm
Siamo sempre soli con noi stessi, durante il viaggio.
October 25th, 2012 at 8:17 pm
In qualche modo sì, ma non del tutto… Io sono tra gli ottimisti che credono che si possa essere davvero in due..
ps bella la gif animata – ma perché si deve aprirla in un’altra finestra per vederla che si muove?
October 25th, 2012 at 8:29 pm
Paolo, io so che mi crederai se ti dico che se non me lo dicevi tu, che era animata, la gif, non l’avrei scoperto mai. 🙂 Non serve che ti dica che non ho una risposta alla tua domanda, a questo punto…:)
Riguardo alla solitudine, anch’io penso che si possa essere anche in due, due solitudini che viaggiano vicine o vicinissime, ma mai tanto da perdere i confini. Poi qui si parlava di passione, e la passione è egoista anche nel momento in cui ci si dà. L’amicizia, la complicità, la vicinanza sono cose diverse, che spesso pongono fine alla passione divorante… La passione dura solo, credo, finché resti per l’altro un mistero. O forse no, forse non è necessario dare a tutto un nome, una definizione..